Il Centro di Ascolto ha sede presso i locali Emmaus,
nel cortile di S.Giuseppe, via Braccini 4, Cirié,
APERTURA DELLO SPORTELLO
LUNEDÌ 10-12
MERCOLEDI' 15,30-17,30
SABATO PRIMO DEL MESE 9-12
CENTRO DI ASCOLTO CARITAS CIRIE’
Un gruppo di volontari, sin da febbraio 2020, sotto la guida di don Alessio e del diacono Carlo, ha deciso, di costituire e rendere operativo il Centro di Ascolto di Cirié. Si è condiviso di applicare il metodo della pedagogia dei fatti, «quello che parte dai problemi e dalle sofferenze delle persone per aiutare tutta la comunità a costruire risposte di solidarietà nella dimensione della partecipazione e delle corresponsabilità per restituire gesti concreti, accoglienza, ospitalità, servizi del volontariato cattolico.
Il Centro di Ascolto è un’espressione della nostra comunità cristiana e della propria testimonianza di fede.
E’ quindi uno strumento pastorale attraverso il quale si offre una risposta concreta alle persone e si stimola la solidarietà e la corresponsabilità di tutta la comunità nel servizio verso il prossimo.
Il CdA è luogo:
• Operativo, perché fornisce la risposta ai bisogni attraverso degli interventi
• Progettuale, perché a partire dalle risposte attiva processi di implementazione della pedagogia dei fatti.
Il fulcro centrale è l’ascolto che si pone come obiettivo di aiuto alla persona in difficoltà a: acquisire consapevolezza della propria situazione, ritrovare fiducia in sé e negli altri, stabilire relazioni costruttive. È una porta aperta al territorio; che si caratterizza principalmente nelle seguenti funzioni:
Accoglienza. Accogliere incondizionatamente la persona nella sua integrità senza distinzione di razza, di sesso, di religione. Accoglienza come valore che ha profonde radici evangeliche.
Ascolto. i volontari sono impegnati ad ascoltare e leggere con attenzione i racconti di sofferenza. Un servizio non necessariamente professionale, ma che nasce da un mandato della comunità cristiana.
Orientamento. La complessità della società attuale si riflette nelle storie di disagio sociale che si presentano: volti di sofferenza segnati spesso da un insieme complesso di problemi. Che vanno analizzati con cura per orientare le persone verso le soluzioni più indicate, a partire dalle risorse presenti sul territorio (Centri di accoglienza, patronati, servizi sociali).
Promozione di reti solidali. La comunità è una risorsa fondamentale nei percorsi di soluzione al disagio. Il territorio diventa luogo di promozione di reti di solidarietà che accompagnano le persone alla ricerca di risposte. Il CdA si rapporterà costantemente con i servizi sociali del territorio in termini di sussidiarietà, cercando di evitare di porsi con uno stile di supplenza.
Lettura. I CdA vengono definiti antenne della povertà; sul territorio, i loro incontri quotidiani e diventano veri e propri percorsi di osservazione del disagio sociale e collettori di dati.