Novità & Aggiornamenti

campi estivi 2023

CALENDARIO

CENTRO ESTIVO 2023

CONFRONTARE

  • Esultiamo dunque, carissimi, di una gioia spirituale e, rallegrandoci davanti al Signore in degna azione di grazie, eleviamo liberamente gli sguardi dei nostri cuori verso quelle altezze dove si trova Cristo. Le anime nostre sono chiamate in alto: non le appesantiscano i desideri terrestri; esse sono predestinate all’eternità (S. Leone Magno).


  • Ho bisogno di dimenticare la terra. Quaggiù tutto mi è di peso, non trovo che una gioia: quella di soffrire per Gesù; e questa gioia non sentita supera ogni gioia (S. Teresa di Gesù Bambino).

ADORARE

Con Cristo verso il Padre

Con te, Cristo, andiamo verso Casa.

Tu sei tornato al Padre

e, tornando al Padre, hai portato con te anche noi.

 

È ineffabile questo cammino fatto con te

che, tante volte, rendi luminosi i nostri giorni

e tante volte anche rendi buie le nostre notti.

Ma sei tu e con te si va!

E con te non abbiamo paura di «camminare per valli tenebrose»

(Sal 22,4),

come con te non abbiamo nessuna esitazione

di inerpicarci per vette scoscese e ardue.

Con te, dovunque tu voglia, al tuo seguito,

nella fedeltà della Fede e, soprattutto, nella fedeltà dell'Amore.

 

E in questo cammino sia con noi la Madre tua

che è stata al tuo fianco sempre

e come ti ha accolto maternamente a Betlemme,

così ti ha offerto maternamente al Padre sulla Croce.

Tu sei colei, o Maria, che per la «Strada» che è Cristo,

ci conduci e ci conduci a Casa!

Anastasio Ballestrero

 

VIVERE

  • Il Signore invia anche noi in missione – «mi sarete testimoni…» (1ª lettura): esaminiamo come predichiamo il Vangelo?
  • Il Signore ci assicura il suo aiuto – «io sono con voi tutti i giorni…» (Vangelo): non dobbiamo avere paura.
  • Nel fare il segno della croce ricordiamo che siamo stati battezzati «nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo».
  • Al momento conviviale della famiglia accendiamo un cero e dell'incenso davanti ad una icona di Cristo in segno di festa e di gloria a lui.
  • Gloria in ebraico significa anche dare peso e importanza. In sintonia con la 2ª lettura poniamo nell'angolo di preghiera familiare una bilancia ci servirà a riconoscere «quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità…».
  • Inizia o siamo già nella novena alla Pentecoste, invochiamo ogni giorno lo Spirito Santo per noi e i nostri cari, per gli amici e i compagni con cui condividiamo gran parte della giornata.

ASCENSIONE DEL SIGNORE

Dal Vangelo secondo Matteo 28,16-20

In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato.

Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

rifletti - commento

Gesù se ne va ma resta con noi per sempre

Ascensione: finito il tempo del pane e del pesce attorno al fuoco sulla riva del lago. Finito il tempo dei nomi pronunciati uno per uno, che sulle sue labbra parevano bruciare. L'ascensione è la festa di Lui diversamente presente: Gesù non è andato lontano, ma avanti e nel profondo; non oltre le nubi ma oltre le forme. Se prima era con i discepoli, ora sarà dentro di loro.?L'ultimo suo appuntamento è nella Galilea degli inizi, hanno camminato insieme per tre anni; e se non hanno capito molto, lo hanno però molto amato. E ci sono tutti all'appuntamento sull'ultima montagna. «Andate!». Si è appena fatto trovare e subito li invita a partire, li spinge a pensare in grande, a guardare lontano: apre il mondo, cancella frontiere, li manda a immergersi nell'umano innumerevole. «Battezzate»: immergete ogni vita nell'oceano di Dio, che sia sommersa e sollevata dalla sua onda mite e possente... Cosa devono fare i discepoli? Creare un laboratorio di immersione in Dio, per il mondo. Dare agli uomini l'esperienza e la coscienza che sono immersi in un oceano d'amore, e non se ne rendono conto.
«Andate!». Per arruolare devoti? Per far crescere i numeri del gruppo? No, per una pandemia da spargere sulla terra, di fuoco e libertà. Andate, profumate di cielo le vite che incontrate, "insegnate a vivere bene" (S. Bernardo), mostrate il mestiere del vivere buono, così come l'avete visto da me. Insegnate ad essere felici, direbbe Mosè. Insegnate a donare, cioè ad essere vivi, direbbe Paolo. «Fate discepoli tutti i popoli»: Gesù non dà l'ordine di indottrinare il mondo. Il termine "discepolo" nella sua etimologia significa colui che impara, "l'imparante".

«Fate discepoli» vuol dire allargate le menti delle persone, insegnate loro ad essere gli imparanti,, coloro che non smettono mai di apprendere e di accogliere. «Alcuni però dubitavano»: Gesù lascia sulla terra quasi niente: un gruppetto di undici uomini impauriti, confusi, che dubitano ancora, e un nucleo di donne coraggiose e fedeli. Se ne va, compiendo un atto di enorme fiducia: affida la sua verità a gente che dubita, mostra la strada per i confini del mondo a gente che zoppica.
Grande Gesù, che non si pone come uno che ti risolve i problemi, ma come colui che offre orizzonti, che fa più grande la vita.Ma non li lascia soli con i loro limiti: «io sono con voi tutti i giorni» fino alla fine del mondo. Tu lo puoi anche mollare, ma lui non ti molla mai. Ha intriso di Dio il mondo, e ne ha impregnato anche la tua vita; il mondo e tu ne siete battezzati. Se solo io fossi capace di sentire e godere questo, camminerei sulla terra con passo di danza come dentro un battesimo infinito. padre Ermes Ronchi      

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