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CALENDARIO

ADORARE

Lasciando tutto, si alzò e lo seguì

Una voce, una sola parola

che cambia la vita dal profondo.

Una parola sentita magari centinaia di volte,

da cento persone diverse...

ma questa volta detta con amore,

indirizzata specificamente a me,

come se nulla intorno a me,

in quel momento, esistesse.

E mi accorgo che da sempre aspetto

che qualcuno mi rivolga

questo richiamo, questo appello:

non mi giunge come una novità,

per cui non mi coglie impreparato...

sapevo che prima o poi lui sarebbe passato

e mi avrebbe detto: «Seguimi!».

E cosa ho provato in quel momento?

Sicuramente meraviglia.

Non avrei mai pensato

che chiamasse proprio me.

Ma subito insieme una grande gioia,

in risposta all'amore che lui mi donava,

così, gratuitamente, come sempre lui fa.

O Gesù, aiutami ad essere sempre pronto

a lasciare tutto, ad alzarmi e seguirti,

senza tentennamenti, senza rimpianti,

ma con la certezza

che questa è la tua volontà su di me! 

Amen.  

Sandro Giuliani

CONFRONTARE

  • Coloro che prima non avevano preso nulla, sulla tua parola, Signore, pescano un’enorme quantità di pesci. Questo non è frutto di eloquenza umana, ma effetto della chiamata celeste. (S. Ambrogio)
  • L’abbandono, ecco ciò che ci consegna a Dio. Quando tutto s’ingarbuglia, quando il presente è così doloroso e l’avvenire mi appare più scuro, chiudo gli occhi e mi abbandono come un bambino nelle braccia di quel Padre che è nei cieli. (B. Elisabetta della Trinità)
  1.  

V DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO:

9 Febbraio 2025

Dal Vangelo secondo Luca 5,1-11

In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca. Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.

Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini».

E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.

rifletti - commento

LUI SULLA MIA BARCA

Tirate le barche a terra lasciarono tutto e lo seguirono.
Senza neppure chiedersi dove Gesù li avrebbe condotti. Lo seguono in piena incoscienza. Perché il motivo di tutto è solo lui, quel Rabbi dalle parole folgoranti. Allontanati da me, aveva detto Pietro; e alla fine si allontanano ma insieme, verso un altro mare, lasciando sulla riva le barche riempite fino all’orlo dal miracolo. Sono i “futuri di cuore”. Tutto è cominciato con una notte buttata, le reti vuote, la fatica inutile. E Gesù in piedi vede. Vede “due barche”, dice il Vangelo, ma io credo che veda tutta la delusione e la tristezza del mondo sui volti dei pescatori, che in disparte lavano le reti vuote. Il maestro parla con linguaggio universale e immagini semplicissime, non dal pinnacolo del tempio ma dalla barca di un pescatore di Cafarnao. Non da luoghi sacri, ma da un angolo umanissimo e laico, in mezzo alle attività umane, non padrone, ma ospite dello spazio umano, delle periferie, delle attese, delle delusioni. Gesù di fronte a uomini in crisi, per un pescatore non pescare è la crisi d’identità, usa tutta la sua sapienza e delicatezza: prega Simone di staccarsi un po’ dalla riva. Sale sulla barca di Simone e lo prega: notiamo la finezza del verbo scelto da Luca. Così il maestro sale sulla barca della mia vita e mi prega di ripartire con quel poco che ho, con quel poco che so fare, per affidarmi un nuovo mare.  Prendi il largo e getta le tue reti.

Sulla tua parola le getterò. Simone si fida e si avvia il miracolo. Una quantità enorme di pesci, una quantità di giorni pieni di pane e di luce per lui e per tutti coloro che sulla sua parola getteranno le reti. Un prodigio. Un segno. Simone ha paura: Allontanati da me, perché sono un peccatore. Gesù sull’acqua del lago ha una reazione bellissima. Lui, il grande pescatore di uomini, alle parole di Simone non risponde “non sei peggio degli altri”, non giudica, non condanna, ma neppure assolve. A lui non interessa giudicare neppure in vista di una assoluzione, a lui interessa il frutto, la pesca abbondante, la fecondità della vita e non la purezza fondamentalista. Mette oro nelle ferite. Gesù pronuncia una parola solenne e inattesa: Non temere, d’ora in avanti tu sarai… e il futuro conta più del presente, più del passato. D’ora in avanti cercherai uomini, raccoglierai vite per la vita. E il bene possibile domani vale più del male di ieri e di oggi.

Io non sono che un perdonato, uno che non ha preso niente, ma che ora sulla tua parola getterà le reti ancora. Sono il primo dei paurosi, l’ultimo dei coraggiosi, ma d’ora in avanti qualcosa sarò, Signore, se la tua grazia farà del mio nulla qualcosa che serva a qualcuno (Ermes Ronchi)

VIVERE

  • Premettere prima della preghiera, della lectio o della meditazione personale una preghiera di purificazione, dicendo con Pietro: «Signore, allontanati da me, perché sono un peccatore»; oppure con Isaia: «Io sono perduto, perché un uomo dalle labbra impure io sono e in mezzo a un popolo dalle labbra impure io abito».
  • Durante la settimana, nel mezzo delle nostre occupazioni (il nostro pescare), il Signore ci parla. Se abbiamo un cuore purificato potremo cogliere la sua Parola.
  • Sulla nostra barca come sulla barca di Pietro il Signore parla: la nostra vita diventi parola di Dio a quelli che incontriamo: noi siamo l'unico Vangelo che gli uomini leggono.
  • Anche a noi è stato annunciato Cristo attraverso la parola e i sacramenti. Sia impegno nostro accoglierlo e farlo conoscere (2ª lettura).
  • Dio cerca collaboratori per la sua opera di salvezza. Ma per noi chiamati è assolutamente indispensabile incontrare Dio con la fede e l'adorazione per compiere la missione affidata (1ª lettura).
  • Paolo ha dovuto cedere all'evidenza: il Cristo gli è apparso vivo e reale. Illuminato dallo Spirito, egli ha compreso che la sua missione sarebbe stata quella di proclamare il senso e la portata della risurrezione del crocifisso. Oggi diverse correnti di pensiero cercano di dare della risurrezione di Cristo delle interpretazioni tutt'altro che ortodosse. Restiamo fedeli alla fede della Chiesa.
  • «Pescatori di uomini...»: tutti siamo chiamati a divenire tali, ciascuno secondo le nostre attitudini, quale che sia la nostra professione, il lavoro, la cultura, l'autorità. A tutti il Signore domanda di gettare la rete là dove operiamo, presso le persone che ci vivono accanto, che incontriamo ogni giorno…
  • L'apostolato è affare di tutti i cristiani: «Nella Chiesa tutti sono responsabili». Comunque siano le nostre abitudini di vita, il nostro grado di istruzione, noi abbiamo la possibilità di dare un'autentica testimonianza della nostra fede, semplicemente impegnandoci a vivere da discepoli di Cristo ma anche accettando delle responsabilità nei gruppi parrocchiali o diocesani, nell'animazione liturgica, nella catechesi, nella promozione della buona stampa, ecc. Condizione: essere impregnati in profondità degli insegnamenti del Vangelo. Di qui la necessità di vivere «in Cristo», con la preghiera, la meditazione, la lettura della Bibbia, per irradiare Cristo.
  • «Prendete il largo», ha detto Cristo ai suoi apostoli. Lo dice anche a noi perché nel nostro ambiente siamo luce che illumina e sale che purifica.
  1.  

Dalla Comunita'

La nostra chiesa di San Giovanni è stata eletta dal Cardinale Arcivescovo Chiesa Giubilare, quindi meta di pellegrinaggi giubilari, luogo per ricevere indulgenze (condizioni su riportate nei documenti); luogo di accoglienza delle Confessioni; luogo di Celebrazione Quotidiana della Messa; luogo di Adorazione e Preghiera

Ringraziamo per questa scelta e ci impegniamo a rendercene degni

Da Febbraio 2025

CF parrocchia Santi Giovanni Battista e Martino 83000350013

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