Novità & Aggiornamenti

CALENDARIO

ADORARE

Ama il tuo Dio… e il tuo prossimo

Se vuoi amare il tuo Dio,

guarda il tuo fratello

che ride e canta

la sua gioia di vivere;

ascolta il tuo fratello

che piange in silenzio

quando cade la notte.

 

Se vuoi amare il tuo Dio,

interessati al tuo fratello

che lotta per una maggiore

pace e giustizia;

offri la tua spalla

quando il tuo fratello

non sa più su chi appoggiarsi.


Non basta che tu giunga le mani

tutti i giorni,

che tu levi gli occhi al cielo,

che tu ti rivolga al tuo Dio

e gli ripeta il tuo amore.

Perché il tuo Dio

parla la lingua del tuo fratello.

 

Il tuo Dio porta le miserie del tuo fratello.

Il tuo Dio ha il volto e le mani del tuo fratello.

Il tuo Dio ha la gioia e la speranza del tuo fratello.

VIVERE

  • Sono capace di ascoltare Dio e gli altri?
  • L’amore di noi stessi (1ª lettura e vangelo) è limpido e vero tale da edificare il nostro sacerdozio comune dei fedeli e la Chiesa? È la base per amare disinteressatamente e di cuore i fratelli e Dio?
  1.  

XXXI DOMENICA TEMPO ORDINARIO: 3 Novembre

Dal Vangelo secondo Marco 12,28b-34

In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».  Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi».

Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici». Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.

rifletti - commento

I DUE CUORI

Qual è, fra tutti, il più grande comandamento? Aiutaci a ritornare al semplice, al principio di tutto... Gesù lo fa, uscendo dagli schemi con una risposta che tra i comandamenti non c'è. Che bella la libertà, l'intelligenza anti conformista di Gesù, icona limpidissima della libertà e dell'immaginazione.

La risposta comincia con un verbo: tu amerai, al futuro, a indicare una storia in-finita, perché l'amore è il futuro del mondo, perché senza amore non c'è futuro per l'umanità.  Prima però del “più grande” Gesù evoca un ‘comandamento zero': shemà, ascolta, ricordati, non dimenticare, tienilo legato al polso, mettilo come sigillo sul cuore, come gioiello davanti agli occhi... Fa tenerezza un Dio che chiede: “Ascoltami, per favore”. Ascoltare è amare.  Amerai con tutto il cuore; non da sottomesso, ma da innamorato. Qualcuno ha proposto un'altra traduzione: amerai Dio con tutti i tuoi cuori. Come a dire: con il tuo cuore di luce e con il cuore d'ombra, amalo con il cuore che crede e anche con il cuore che dubita; come puoi, come riesci, magari col fiatone, quando splende il sole e quando si fa buio, e a occhi chiusi quando hai un po' paura, anche con le lacrime. Santa Teresa d'Avila in una visione riceve questa confidenza dal Signore: “Per un tuo ‘ti amo' rifarei da capo l'universo”.  Con tutta la tua mente. Amore intelligente deve essere; che vuole conoscerlo, studiarlo, capirlo di più. Parlare e cantare e scrivere di lui, una preghiera, una canzone, una poesia d'amore al tuo amore…  In fondo, nulla di nuovo. Le stesse parole le ripetono i mistici di tutte le religioni, i cercatori di Dio di tutte le fedi, da millenni.  La novità evangelica è nell'aggiunta inattesa di un secondo comandamento, che è simile al primo... Il genio del cristianesimo dice: amerai l'uomo è simile all'amerai Dio. Il prossimo è simile a Dio. Il prossimo ha volto e voce, fame d'amore e bellezza, simili a Dio. Cielo e terra non si oppongono, si abbracciano. Vangelo strabico, verrebbe da dire: un occhio in alto, uno in basso, occhi nel cielo e piedi per terra.  Ma chi è il mio prossimo? Gli domanderà un altro dottore. Ho trovato una risposta che mi ha allargato il cuore, quella di Gandhi, un non cristiano: “il mio prossimo è tutto ciò che vive con me, su questa terra”, le persone, ma anche l'acqua, il sole, il fuoco, le nuvole, le piante, gli animali. Sorella madre terra e tutte le sue creature. Il comandamento diventa: Ama la terra come ami te stesso, amala come l'ama Dio. Vivere è convivere, esistere è coesistere. Non già obbedire a comandamenti o celebrare liturgie, ma semplicemente, meravigliosamente, felicemente: amare.  «Dio non fa altro che questo, tutto il giorno: sta sul lettuccio della partoriente e genera» (M. Eckhart). Che cosa genera? Amore che è vita. (P. Ermes Ronchi)

CONFRONTARE

  • O Signore... che io ami te, Dio mio, ami la fratellanza, ami la tua legge, ami la tua Chiesa; che io ami di un amore che sarà eterno... Concedici, o Dio, di amarci a vicenda... Fa', o Signore, che da parte mia ami ed ami con amore fraterno... Che tutto il mio amore sia diretto verso i cristiani, verso tutte le tue membra, o Cristo Gesù... Fa' che estenda la mia carità su tutto il mondo, per amore tuo, perché le tue membra si estendono in tutto il mondo (S. Agostino).
  • Amando secondo l’amore il fratello, lo amiamo secondo Dio (S. Agostino).
  • Alla fine della vita, saremo giudicati sull'amore (S. Giovanni della Croce).
  • O Signore mio, come ci serviamo male dei tuoi benefici! Per farci conoscere l'amore che ci porti ricorri ad ogni sorta di mezzi ed invenzioni; e noi, nella nostra scarsa esperienza del tuo amore, ne facciamo poco conto. Poco abituati in questo esercizio, lasciamo che i nostri pensieri vadano dove sono soliti andare, senza curarci di approfondire i grandi misteri che lo Spirito Santo ha racchiuso nelle tue parole... lo mi meraviglio, quasi ad uscire di me, nel considerare l'amore che tu, Dio mio, ci hai portato e ci porti, nonostante quello che siamo. Esso è tanto grande che le parole con cui tu lo manifesti non mi sembrano affatto esagerate, avendocelo dimostrato assai più ardente con le opere (S. Teresa di Gesù).
  1.  

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Da Novembre 2024

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