Novità & Aggiornamenti

CALENDARIO

ADORARE

Le mie labbra

sono il passaggio del mio cuore

e come in uno specchio

si leggono tutti i miei segreti.

Signore, tu l'insegni ai tuoi amici:

dal cuore provengono

i propositi malvagi,

le parole che uccidono come frecce.

Ma sono le labbra,

– io lo so bene –

che lanciano le malvagità

simili a pietre taglienti.

 

Sulle mie labbra, Signore,

metto la mia mano,

sul mio cuore, Signore,

metto la mia mano,

perché tu metta in me

uno spirito nuovo

bruciante come la brace di un fuoco.


Se con le mie labbra

ho fatto del male,

se con le mie labbra

ho nascosto la verità,

se con le mie labbra

ho respinto gli amici,

se con le mie labbra

ho offeso il tuo nome,

allora, Signore,

ricordati del tuo amore.

 

Con le mie labbra e il mio cuore

io faccio appello alla tua tenerezza.

La mia mano premuta sulle mie labbra

è come una sentinella alla mia bocca.

La mia mano, Signore,

è come una porta alle mie labbra.

 

Pronuncerò il tuo nome

e le mie labbra ne saranno segnate.

Veglia sulla mia bocca, Signore,

e io andrò tra i miei fratelli

con le labbra e il cuore ardenti

e porterò loro il tuo nome.

Charles Singer

CONFRONTARE

  • Guidi i miei passi nelle tue vie, o Dio nostro, colui che ti conosce perché è nato da te: il Cristo, il re che ha liberato gli uomini da tutte le loro miserie.(S. Gregorio Nazianzeno)
  • Rallegrati abitualmente in Dio, che è la tua salvezza, e pensa che è cosa buona il soffrire in qualunque modo per Colui che è buono. (S. Giovanni della Croce)
  1.  

III DOMENICA TEMPO ORDINARIO:

26 Gennaio

Dal Vangelo secondo Luca 1,1-4; 4,14-21

Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto. In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode. Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:

«Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi e proclamare l’anno di grazia del Signore». Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».

rifletti - commento

OCCHI SU GESÙ

Gesù ha cercato con cura quel brano nel rotolo: conosce bene le Scritture, ci sono mille passi che parlano di Dio, ma lui sceglie questo, dove l’umanità è definita con quattro aggettivi: povera, prigioniera, cieca, oppressa. Adamo è diventato così, ed è per questo che Dio diventa Adamo. Allora chiude il libro, apre la vita, vi si immerge: il suo programma è portare gioia, libertà, occhi guariti, liberazione. Un messia che non impone pesi, ma li toglie; che non porta precetti, ma orizzonti. Luca ci racconta un’icona da stampare nel cuore. Lo fa quasi alla moviola per farci comprendere l’estrema importanza di questo momento. Nella sinagoga gremita Gesù si alza, prende, cerca con cura, legge. Poi arrotola il volume, lo riconsegna, si siede. Tutti gli occhi sono fissi su di lui, e nel grande silenzio risuonano le prime parole ufficiali di Gesù: “oggi la parola di Isaia si realizza”. Ed è così forte questa affermazione: il vangelo non è una chiacchiera, la Parola non è teoria, cambia le cose, orienta le scelte, è spada a due tagli. Gesù nella proclamazione ha censurato il profeta Isaia, non legge il versetto successivo che parla di predicare la vendetta del Signore. No, Dio non sprecherà l’eternità in vendette, nemmeno un minuto. Tutti gli occhi erano fissi su di lui. Lo conoscono bene quel giovane, sparito per un po’ e appena ritornato al villaggio, dov’era cresciuto a pane e lavoro, sinagoga e Torah. Gesù davanti a loro presenta il suo sogno di un mondo nuovo, senza prigionieri né poveri, senza occhi malati, senza vittime. Adamo è povero più che peccatore; è fragile prima che colpevole; è che abbiamo le ali tarpate, ci vediamo male e ci sbagliamo facilmente, per questo inciampiamo. Del vangelo mi sorprende sempre quel parlare di poveri più che di peccatori; di sofferenze più che di colpe. “Il vangelo non è una morale, ma una sconvolgente liberazione” (G. Vannucci). La sinagoga di Nazaret si riempiva di umanità ferita e fragile, di poveri e di ultimi , diventati i principi del Regno. E Dio che si mette alla loro destra, alla loro ombra. A Gesù non importa se il povero o il cieco sono giusti o peccatori, se il lebbroso meriti o no la guarigione, se l’adultera avesse o meno buone giustificazioni per il suo gesto. C’è buio e dolore, sofferenza e bisogno, e tanto basta per far piaga nel cuore di Dio. “Forse Dio è stanco di solenni e austeri devoti, di eroi dell’etica, di eremiti pii e pensosi, forse vuole dei giullari alla san Francesco, felici di vivere” (M. Delbrêl). Gesù vuole prigionieri usciti dalle segrete, che danzano nel sole.(Ermes Ronchi)

VIVERE

  • In casa o nell’aula di catechismo costruiamo l’angolo della Parola.
  • La Parola di Dio va cercata, scoperta (vedi 1ª lettura), provoca gioia e pianto: trovare tempi perché la Parola possa adempiere la sua missione...
  • La Parola di Dio va ascoltata insieme, in comunità (1ª lettura e Vangelo): incoraggiare la lectio divina nei gruppi e in famiglia.
  • Ognuno, adulto o fanciullo, si senta impegnato in questa settimana ad aprire la Bibbia in famiglia, ad utilizzarla per l'approfondimento del catechismo, la preghiera di famiglia e personale, ecc.
  • L'evangelista Luca scrive per ciascuno di noi, noi siamo il «Teofilo» a cui egli scrive: l'amante di Dio. Confrontiamoci con questa parola di salvezza e ogni giorno fissiamo dei piccoli impegni, concreti, in risposta d'amore.
  • Lo Spirito Santo (2ª lettura) illumina, guida la nostra giornata, ci abbeveriamo a lui, gli affidiamo le nostre preoccupazioni…?
  • «Voi siete il corpo di Cristo – ci dice l'apostolo – e ciascuno per la sua parte è membro di questo corpo». Dobbiamo prenderne coscienza. Così ognuno, pur conservando la sua personalità, non solo non nuocerà all'unità della comunità, ma la rinforzerà e la feconderà.
  • Nella nostra civiltà delle chiacchiere e del rumore, dobbiamo crearci uno spazio di silenzio interiore, senza il quale non si può sentire la Parola di Dio. Dobbiamo accoglierla in un cuore abbastanza umile e puro, perché possa germogliare senza essere soffocata, e portare frutti di grazia e di santità.
  • Lo Spirito Santo ci ha fatto comprendere che anche noi abbiamo la missione di portare la buona novella ai nostri fratelli. Siamo per essi in questa settimana luce, speranza e gioia.
  1.  

Dalla Comunita'

La nostra chiesa di San Giovanni è stata eletta dal Cardinale Arcivescovo Chiesa Giubilare, quindi meta di pellegrinaggi giubilari, luogo per ricevere indulgenze (condizioni su riportate nei documenti); luogo di accoglienza delle Confessioni; luogo di Celebrazione Quotidiana della Messa; luogo di Adorazione e Preghiera

Ringraziamo per questa scelta e ci impegniamo a rendercene degni

Da Febbraio 2025

CF parrocchia Santi Giovanni Battista e Martino 83000350013

Chiesa San Giovanni Battista

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